lunedì 3 gennaio 2011

Assemblea 30.12.2010


Prima Assemblea del VISIS

Il 30 dicembre 2010, alle ore 11.00, presso il ristorante Panta Rei in Petrignano di Assisi si sono tenuti il primo congresso consultivo e di programma e contemporaneamente l’assemblea dei soci VISIS, convocata per via informatica dal Presidente nei termini previsti.
Sono presenti i soci effettivi Paolo Faberi, Francesco Splendiani e Stelvio Tozzi, i soci sostenitori Ezio Cibruscola, Francesca Magni e Catia Valzania  ed il socio collaboratore Alfonso Davide Pinelli. Sono anche presenti e partecipano all’assemblea gli aspiranti nuovi soci sostenitori Fabrizio Franca, e signora, e Marco Tozzi e le aspiranti nuove socie collaboratrici Beatrice Biagioni e Valentina Brunetti.

Stelvio Tozzi assume la carica di Presidente dell’assemblea e Catia Valzania quella di Segretaria.

Sono all’ordine del giorno:
  1. Saluto del Presidente dell’associazione e sua relazione.
  2. Relazione del Segretario Generale.
  3. Discussione delle relazioni e loro approvazione.
  4. Interventi e proposte dei soci.

I lavori sono aperti alle 11.15 dal benvenuto del presidente Faberi e dalla sua presentazione dell’associazione;  il testo dell’intervento è allegato al verbale.
A seguire, il Segretario Generale Splendiani presenta una sua relazione sulle attività del VISIS dalla sua costituzione al momento attuale, e riferisce sulle attività future allo studio del Consiglio Direttivo;  il testo della relazione è allegato al  verbale.
L’Assemblea approva le relazioni del Presidente e del Segretario Generale.

Sulle due relazioni si apre quindi il dibattito, che vede i seguenti principali interventi:

Davide Pinelli: informa di essere socio di ISF (Ingegneri Senza Frontiere) con sedi a Napoli e Salerno, di avere competenze come ingegnere informatico e delle telecomunicazioni e di star seguendo un progetto dell'ISF in Burkina.

Francesca Magni: concorda con l’idea avanzata dal segretario di eleggere un coordinatore regionale per ciascuna regione coinvolta,  come rappresentante ed agente dell’associazione.

Ezio Cibruscola: stasera stessa parlerà con un suo conoscente di Perugia per sentire se è disposto a entrare nel Collegio dei Revisori in sostituzione del componente esterno Gian Mario Forconi.

Stelvio Tozzi: motiva la sua scelta di aderire all’associazione - motivi etici e desiderio di realizzare un aiuto concreto in seguito ad una sua diretta esperienza nel continente africano.

Catia Valzania: propone alcune iniziative per ricercare fondi.  In particolare suggerisce di:
a)      chiedere fondi  a banche o istituti,
b)      organizzare una festa d’inaugurazione con lo scopo di reperire fondi (locale già trovato a Cesena - tombole, lotterie, sfilate, aste …) - si prospetta tra febbraio e marzo;
c)       concerti in beneficenza (da realizzare nel territorio cesenate) – appena possibile in data da destinarsi;
d)      regali o donazioni solidali ricavati da: matrimoni, funerali, banco con offerte nel periodo delle festività dei morti …
Valzania s’impegna inoltre a far valutare (con la possibilità di donarli a sostenitori del VISIS) alcuni  quadri regalati dal pittore Massimo Panfili.

Francesco Splendiani: risponde alle domande e alle osservazioni poste dai soci.

Fabrizio Franca (non socio): solleva il tema della problematicità della realizzazione di progetti  all’estero dell’associazione in base ad una sua precedente esperienza (progetto ADA … perché l’associazione non era riconosciuta).

Su richiesta di chiarimenti della signora Franca, il Segretario Generale illustra brevemente il progetto Togo, le modalità d‘attuazione e i tempi previsti; mette in evidenza che il primo intervento riguarderà una scuola di formazione in agricoltura e zootecnia, e prima ancora in gestione aziendale; un impianto fotovoltaico per l’energia elettrica; ed  un allevamento di animali (polli e maiali) seguito e controllato da personale formato e facendo ricorso a vaccinazioni.

L’assemblea conclude i suoi lavori alle ore 13.00.

Segue il pranzo sociale, con 12 presenti.


Il Presidente dell’Assemblea                                                    La Segretaria dell’Assemblea
            Stelvio Tozzi                                                                                         Catia Valzania



ALLEGATO N.1

Assemblea VISIS del 30/12/10
Discorso del presidente Faberi
     Cari soci,
a nome del Consiglio Direttivo di Visis vi ringrazio per partecipare alla nostra prima assemblea.
     Molti di voi qui presenti, ed altri che per motivi  logistici non hanno potuto partecipare oggi, hanno aderito alla nostra Associazione senza conoscerci di persona.  Questo lo considero un buon indizio, segno che le informazioni che hanno ottenuto su Visis tramite il blog o lo scambio di mail e telefonate li hanno motivati ad unirsi a noi.
     Conoscete tutti le finalità per cui Visis si è costituita e le azioni pratiche che intende effettuare.
     Il fatto che oggi siate qui dimostra l’impegno che già state mettendo o metterete nell’eseguire le attività in favore dell’Associazione, compatibilmente con la vostra disponibilità di tempo.
     Per me, l’avventura del Visis significa il naturale sviluppo dell’attività di volontario internazionale.  Negli ultimi 8 anni, troppe volte sono ritornato in Italia dalle missioni in Paesi in via di sviluppo con un senso di frustrazione ed incompletezza, non avendo potuto fare  - dove mi trovavo -   tutto quello che avrei voluto e potuto, senza avere l’opportunità di ritornarci per dare continuità a quanto di buono era stato fatto.
     Visis nasce con lo scopo d’incidere sulle cause della povertà e sottosviluppo di alcune parti del mondo.  A noi tutti, volontari non retribuiti, spetta come lavoro ed al tempo stesso come ricompensa il doversi impegnare per far crescere l’Associazione, e permetterle di raggiungere gli obiettivi che si è fissata.
     Forse, qualcuno di voi oggi qui presenti sarà disposto a trascorrere del tempo in un Paese povero nel quale abbiamo un progetto, lavorando direttamente coi beneficiari (così come hanno fatto in Togo due nostre socie); già ora qualcuno di voi sta lavorando per rendere l’Associazione solida al suo interno, dotandola degli organi previsti dallo Statuto; altri ancora stanno lavorando per assicurarle visibilità esterna.
     Qualunque sia il lavoro che state facendo o farete, vi dico sinceramente “grazie” per la buona volontà che ci mettete e per il tempo che sacrificate ad altre occupazioni.
     Ovviamente, oltre alle persone che lavorano per l’Associazione abbiamo bisogno di fondi da destinare ai progetti.
     La quota associativa è solo una minima parte del nostro fabbisogno.
     Come si può leggere sul nostro blog - e come descriverà in dettaglio il nostro Segretario Generale - abbiamo già elaborato progetti d’intervento in alcuni Paesi in via di sviluppo, di cui quello maggiormente suscettibile di passare alla fase pratica è il Togo.
     Già nel prossimo febbraio vorremmo disporre dei fondi necessari per iniziare il progetto nella sua fase applicativa.
     Colgo quindi l’occasione per pregarvi, ognuno di voi nelle rispettive sedi, di attivare la ricerca di fondi a questo fine.
     Io ho terminato, e lascio la parola al segretario generale Francesco Splendiani che v’illustrerà le attività finora svolte e quelle programmate in futuro, nonché la struttura del Visis riguardo numero e tipologia dei soci ed i fondi attualmente disponibili.
     Ci tengo a dire che ciò che scaturirà dall’incontro di oggi, le vostre opinioni,  i commenti e suggerimenti saranno annotati e discussi nel prossimo Consiglio Direttivo.
    Vogliamo che il Visis sia un’associazione snella, non pesante come strutture societarie, e dove il dialogo fra di noi all’interno ed al nostro esterno sia immediato ed improntato alla praticità.
     Sono contento d’iniziare un’avventura che si prospetta magari non facile ma molto stimolante, e di farlo con persone motivate come voi.
     Ancora una volta grazie a tutti.

                                                                                         Il Presidente
                                                                                         Paolo Faberi



     ALLEGATO N. 2

RELAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI DEL VISIS DEL 30 DICEMBRE 2010.

La relazione del Segretario Generale dovrebbe limitarsi a raccontare cosa si è fatto ultimamente, ed eventualmente ad accennare a cosa bolle in pentola. Ma per molti dei presenti questo è il primo incontro, la prima occasione per chiarirsi le idee su natura e missione dell’associazione; oggi è quindi opportuno iniziare parlando un poco del come e perché il VISIS sia stato creato e cosa vorrebbe realizzare nel prossimo futuro.
Ogni impresa umana nasce la prima volta che la si pensa. In questi termini, la storia di VISIS inizia nel 2004 quando gli attuali Presidente e Segretario Generale dell’associazione si conoscono ed iniziano a scambiarsi idee sul volontariato internazionale. Sono due volontari senior in missione verso una destinazione comune: Bangui, Repubblica Centrafricana.
Paolo Faberi è deluso per la mancanza di risultati concreti delle missioni che da due anni compie come esperto di Seniores Italia e volontario delle Nazioni Unite. Francesco Splendiani sta cambiando la sua vita impegnandosi nella cooperazione internazionale, di cui nota con dispiacere la scarsa efficacia e la grande inefficienza. 
Dagli scambi di nozioni e visioni si formano nelle loro menti concetti e propositi orientati a risolvere questi problemi, almeno per quanto li riguarda direttamente. Gli anni seguenti portano ulteriori esperienze e conoscenze, e la volontà che li porterà a fondare il VISIS cresce a livello inconscio.
Con Francesca Magni, Claudio Pantana e pochi altri, riescono nel 2007 a creare la sede regionale per le Marche della onlus Seniores Italia. Nel gennaio 2010, con Stelvio Tozzi, si associano informalmente nel VISIS ed il 23 settembre ne firmano l’atto costitutivo e lo statuto presso un notaio. Nasce così ufficialmente l’associazione di volontariato internazionale VISIS, che aspira ad applicare alla cooperazione il concetto nuovo di social business[1].
Social business, tradotto in italiano con impresa sociale, è il termine usato e reso noto dall’economista Yunus in un suo libro del 2007 in cui propone un nuovo metodo di lotta alla povertà. Paolo l’ha scoperto e passato a Francesco, che vi ha ritrovato quanto già realizzato dal salesiano Antonio Polo in Ecuador.
In Camerun Francesco ha anche conosciuto giovani volontari di tutto il mondo che completavano la loro formazione collaborando in progetti di sviluppo avviati da esperti senior.
Su queste idee – volontariato di giovani e intervento di senior per creare imprese sociali – si congegna la missione statutaria del VISIS. Formazione e informazione sono le attività complementari a questi due concetti-pilastro.

VISIS non compare all’improvviso: il 23 settembre 2010 è la data di nascita, ma altri fatti l’hanno preceduta.
Nel novembre 2009 i giovani Analia Almeida e Julio Sandoval, in Ecuador, chiedono di entrare in una associazione che al momento è  solo un nome nella mia mente.  Tra giugno e settembre 2010, Catia Valzania, Patrizia Giampieri e Giovanna De Sero aderiscono al primo VISIS, quello non ancora registrato.
Nel febbraio 2010 in Burkina Faso si concorda un partenariato con la ong AJES di Boromo per un progetto di impresa sociale: una fabbrica di burro di karité. Un altro partenariato nasce in maggio in Togo con la ong ADHD, legato ad un progetto di farmacie veterinarie nei villaggi. In luglio e agosto accordi simili in Camerun con l’ong UAC ed il GIC Elevagric riguardano progetti di lavorazione delle carni e di allevamento di suini. In Camerun nasce come GIC (gruppo di interesse comunitario) una organizzazione gemella del VISIS.
In luglio ed agosto i primi volontari effettuano dei soggiorni in Africa: Giovanni Pace in Camerun, Paola Ferri e Paola Fiamin in Togo. Ed è proprio questa seconda esperienza che accelera la registrazione dell’associazione e fa focalizzare sul villaggio di Démé i primi interventi in programma. 

Da questo riassunto del “prima” passiamo al resoconto delle attività dal 23 settembre ad oggi.

Per realizzare la missione sociale, i fondatori si sono concentrati su cinque obiettivi:
1.       Costruire una struttura organizzativa valida per il presente e per il futuro;
2.       Creare una rete di soci che, pur con impegni e modi diversi, forniscano il lavoro ed il denaro necessari alla vita dell’organizzazione;
3.       Scrivere il primo progetto concreto, da realizzare entro breve;
4.       Far conoscere l’associazione ad eventuali sovvenzionatori pubblici e privati e a possibili sponsorizzatori e partner d’attività;
5.       intraprendere iniziative di raccolta di fondi.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA
                Statuto, regolamento e delibere del Consiglio Direttivo.
L’associazione è retta dallo Statuto allegato all’atto costitutivo e dal Regolamento applicativo adottato dal Consiglio Direttivo il 18 novembre 2010.
Le delibere del Consiglio Direttivo, che si riunisce almeno una volta al mese, interpretano e integrano le norme statutarie e regolamentari.
L’ordinaria amministrazione e le direttive ai collaboratori sono affidate al Segretario Generale, su istruzioni del Presidente che è la prima autorità ed il rappresentante legale dell’associazione.
Organi di gestione.
L’atto di costituzione del VISIS vede Paolo Faberi presidente, Stelvio Tozzi vice-presidente e Francesco Splendiani segretario-tesoriere. Il 5 ottobre viene cooptato nel Consiglio Direttivo Roberto Negri, con la qualifica di vice-presidente per l’estero. I quattro sono soci effettivi e fondatori e come tali si fanno carico di tutte le attività utili e necessarie per l’associazione, oltre a contribuire finanziariamente con quote annuali e donazioni saltuarie.  Il segretario-tesoriere coordina i servizi amministrativi dell’associazione ed in tal veste assume la qualifica di Segretario Generale.
C’è un Collegio dei Revisori presieduto da Ezio Cibruscola (socio sostenitore), con  Giovanni Friggione (socio collaboratore) e Gian Mario Forconi (esterno) come componenti.
C’è anche un Collegio di Disciplina presieduto da Francesca Magni (socio sostenitore);  Rodolfo Cortellini (esterno) e Oliviero Fagioli (esterno) sono i due altri probiviri.
Quattro socie residenti all’estero hanno l’incarico di referenti per i rispettivi paesi: Giovanna De Sero (Parigi) per la Francia, Paola Ferri (Berlino) per la Germania, Arianna Mazzeo (Barcellona) per la Spagna e Analia Almeyda (Ibarra) per l’Ecuador.
Collaborano assiduamente con il Segretario Generale le socie Patrizia Giampieri per la segreteria e Paola Fiamin per la grafica.
Sede.
Per statuto, VISIS ha sede in Camerino (MC), Via Le Mosse 10. La sede (una stanza con annesso) è stata concessa, sin dal gennaio 2010, dalla Sede regionale per le Marche della onlus Seniores Italia, che a sua volta l’ha avuta in comodato gratuito dal Comune di Camerino.
Nella sede è attivo l’ufficio, con tutto la documentazione in ordine.
Recapiti su internet.
L’associazione ha attivato alcuni indirizzi di posta elettronica (visis_it@yahoo.com per il Segretario Generale e il Consiglio Direttivo; segreteria_visis@yahoo.com per Patrizia Giampieri; visis_de@yahoo.com per Paola Ferri).
Tutti i documenti più importanti sono stati pubblicati sul blog http://visis239.blogspot/ in attesa di inserimento sul sito web www.visis-volunteers.org, in allestimento a cura del socio collaboratore Stefano Ferri.
Fisco.
Il codice fiscale rilasciato dall’agenzia delle entrate di Camerino è  900 11 500 347.
I dati rilevanti ai fini fiscali sono stati presentati con modello EAS il 22 novembre 2010.
Banche.
E’ aperto un conto corrente presso la Banca di Foligno: IBAN IT64 D061 6568 8301 0000 0000 307; l’associazione dispone di carta di credito Cartasì VISA e di Bancomat.
Il 1° ottobre sono stati versati i 220,00 euro rimasti in cassa dopo il pagamento della parcella del notaio. La cassa, costituita con le quote di adesione dei soci fondatori, è ora volutamente vuota perché si preferisce utilizzare il conto corrente per tutti i movimenti di denaro.
Per maggiore comodità nei versamenti è stato aperto a Camerino un conto corrente postale, che sarà attivo dal gennaio 2011. Si disporrà di Postamat per i prelievi ed è stata richiesta una SIM card telefonica associata al conto.
                Contabilità.
La contabilità è tenuta dal segretario-tesoriere su supporto informatico. E’ suo compito predisporre i bilanci contabili consuntivo e preventivo ed il bilancio di missione, da presentare all’assemblea annuale di gennaio, mentre il collegio dei revisori presenterà la sua relazione sul bilancio consuntivo.
Al 30 dicembre 2010, risultano incassati 1.675,00 euro, e spesi 616,68 euro; il saldo di 1.058,32 euro è depositato nel conto corrente bancario.
Le entrate sono venute dalle quote di adesione (per 960,00 euro) e da donazioni occasionali (per 715,00 euro). Le spese hanno riguardato la fattura del notaio (500,00 euro), il pagamento con carta VISA del sito WEB (37,82 euro) e le spese di apertura e gestione del conto corrente (26,18 euro) e della carta VISA (52,68 euro).
Tutte le altre spese legate alle attività amministrative ed istituzionali sono state sostenute direttamente dagli stessi soci fondatori che le hanno svolte; questi hanno inoltre dedicato all’associazione, in modo diverso a seconda delle competenze e possibilità, un numero di ore lavorative complessivamente molto alto.
Oltre al lavoro non retribuito dei suoi soci collaboratori[2], l’associazione ha goduto di servizi e prestazioni gratuite da parte di Seniores Italia Sede Regionale Marche (uso della sede per 12 mesi) e degli Studi Commercialisti Tolomeo di Camerino e Forconi di Macerata (consulenza fiscale); lo Studio Notarile Sciapichetti di San Severino Marche ha offerto un forte sconto sulle tariffe correnti.
               
ASSOCIATI
Libro soci.
Il libro soci è gestito gratuitamente dalla socia Patrizia Giampieri.
Al 30 dicembre 2010 il VISIS conta di 4 soci fondatori, 5 soci sostenitori, 5 soci aderenti e 16 soci collaboratori.
L’inserimento nel libro soci, nelle diverse categorie, avviene secondo le norme previste dal regolamento, consultabile sul blog del VISIS.
I formulari di adesione riportano i dati anagrafici richiesti e sono accompagnati da foto e curriculum vitae, con autorizzazione al trattamento di tali dati ed alla loro divulgazione sulle pubblicazioni dell’associazione.
                Quote sociali.
Per i soci effettivi la quota sociale annuale per l’anno 2011 è fissata in 120,00 euro, versati in gennaio sul conto corrente dell’associazione mediante disposizione permanente alla propria banca.
I soci sostenitori – che possono essere anche persone giuridiche - versano una quota sociale annuale da loro stessi fissata, ed accettata dal Consiglio Direttivo. Questa quota sociale non può essere inferiore a quella dei soci effettivi e deve anch’essa giungere in gennaio mediante disposizione bancaria permanente.
I soci aderenti si impegnano per una quota sociale annuale da loro stessi fissata, senza limite minimo e versata con bonifico bancario (ma senza obbligo di disposizione permanente), o mediante bollettino di conto corrente postale, o anche in contanti ad altro socio, che provvede poi al versamento in banca a nome dell’interessato.
I soci collaboratori non sono tenuti al versamento di una quota sociale poiché aiutano l’associazione  con il loro lavoro. Se scelgono di contribuire anche con quote sociali volontarie, queste possono essere di qualsiasi entità e versate in qualunque modo.
I soci sostenitori ed aderenti possono limitare il loro aiuto al versamento delle quote e a donazioni occasionali, ma attualmente diversi di loro collaborano anche con attività personali.
Ad oggi, dieci soci hanno dato la disposizione bancaria permanente per il versamento delle quote sociali nel gennaio di ogni anno, per cui l’associazione può far conto su 1.110,00 euro d’incasso a gennaio d’ogni anno.
               
PROGETTI
                Togo.
Tra i vari progetti di cui si è parlato con i possibili beneficiari in occasione delle più recenti missioni in Africa, è stato scelto quello mirato allo sviluppo economico e sociale del villaggio di Démé in Togo, da dove le due nostre socie hanno riportato una serie di richieste specifiche (liste des doléances). In realtà il progetto non raccoglie queste richieste, per le quali mancano ancora molti prerequisiti, ma si basa su una idea sviluppata dal Direttore della ong locale ADHD che ha proposto di sviluppare l’allevamento di animali da carne come strumento nuovo per migliorare la situazione economica e sanitaria dei villaggi; idea questa già messa in atto, ma con scarso successo, dalle autorità governative locali.  Il progetto tiene conto delle ragioni di questi fallimenti (mancanza di conoscenze tecniche e malattie infettive) e si occupa quindi della creazione di una scuola di formazione e di una farmacia veterinaria, quali infrastrutture necessarie per lo sviluppo dell’allevamento di polli e suini.
Il documento è stato scritto in ottobre, con grande urgenza, ed ha quindi la forma di avanprogetto da presentare a possibili finanziatori e partner. Grazie al lavoro del socio collaboratore Alfonso Davide Pinelli, il documento è stato recentemente integrato da un allegato tecnico relativo ad un impianto fotovoltaico per la fornitura di corrente elettrica alla struttura. La ong Geologos sin fronteras, contattata, ci ha poi segnalato il tecnico togolese capace del montaggio e della manutenzione del sistema.
Questo avanprogetto, corretto e migliorato con l’andar del tempo, è stato mostrato agli uffici della Provincia di Macerata e della Regione Marche competenti per il finanziamento dei progetti di cooperazione, ricevendo approvazione e l’invito a presentarlo al momento adatto, completato, con ottime speranze di ammissione al cofinanziamento. Il testo – privo delle foto – è pubblicato sul blog dell’associazione.
Il documento è stato tradotto in francese e spedito al partner togolese ADHD. Il suo riassunto è già disponibile in inglese e lo sarà in spagnolo e tedesco, per la pubblicazione sul sito web.
Le attività in loco dovevano iniziare nel gennaio 2011, con Seniores Italia e la ong ADHD come partner, ma ciò non avverrà perché finora è stato raccolto solo il 10% della somma necessaria per iniziare.
Le procedure per il cofinanziamento pubblico richiedono tempi lunghi e il denaro non potrebbe comunque arrivare prima del secondo semestre del 2011. Per tali richieste il partenariato dovrebbe anche essere esteso ad altre associazioni regionali.
La ricerca di sponsorizzazioni consistenti da parte di imprese ed enti privati, su cui si erano state poste speranze, ha finora deluso le aspettative; il vicepresidente Negri continua però ad occuparsi della cosa ed il discorso è quindi ancora aperto.
In conclusione, si hanno fondate speranze di poter finanziare il progetto ma il suo inizio rischia di subire uno spiacevole ritardo.
                Mozambico.
Agli inizi di dicembre è scaduto un bando della Regione Marche per la presentazione di progetti di sviluppo cofinanziabili nell’ambito della cooperazione decentrata. VISIS ha partecipato al bando come partner della ong GUS (Gruppo Umana Solidarietà G. Poletti) di Macerata; se il progetto sarà finanziato, due volontari del VISIS potranno partecipare ad un progetto agricolo in Mozambico. completamente spesati.
                Burkina Faso.
Nell’ultimo trimestre, sono stati mantenuti contatti con la ong AJES di Boromo, in Burkina Faso, per l’avvio del progetto abbozzato in febbraio a Ouagadougou per la costruzione di una fabbrica di burro di karité nel villaggio di Secaco.  Questo progetto, che in due anni richiederebbe un finanziamento di circa 50.000,00 euro, potrebbe essere presentato alla Regione Marche nel maggio 2011.
                Partenariati e collaborazioni nazionali.
Oltre  che con Seniores Italia, Sede Regionale Marche, partner naturale perché tre soci fondatori e due soci sostenitori del VISIS sono anche soci Seniores, c’è ora un accordo di partenariato con la ong GUS di Macerata, stipulato in dicembre.
Le ong Perigeo e Tamat, abbastanza importanti e con ottime capacità di reperire fondi, hanno proposto in novembre di studiare le possibilità di partenariato con il VISIS e Seniores Italia ai fini della presentazione di progetti alla Regione marche

RELAZIONI PUBBLICHE
Logo.
Le socie Paola Fiamin e Paola Ferri hanno creato un logo per il VISIS: è una mano stilizzata in cui le cinque dita riproducono le lettere dell’acronimo.
Il logo figura anche sulla carta intestata dell’associazione, disegnato dalle stesse socie, responsabili delle immagini grafiche dell’associazione.
                Pubblicità.
In occasione delle feste natalizie sono state stampati calendari con foto del socio Roberto Negri e cartoline di auguri con un dipinto della socia Paola Ferri. La ditta Harry Plotter di Roma, di cui la socia Paola Fiamin è contitolare, ha sponsorizzato la stampa fatturando solo i costi effettivi.
                Presentazioni.
Presidente e Segretario Generale hanno presentato il VISIS ai responsabili degli uffici per la cooperazione internazionale e per le associazioni di volontariato della Regione Marche; al funzionario della Prefettura di Macerata responsabile per il riconoscimento delle associazioni; ed al nuovo Segretario Generale di Seniores Italia a Roma.
L’associazione è stata anche presentata all’ufficio affari sociali della Provincia di Macerata; al Comune di Camerino, con iscrizione all’albo del volontariato; al Comitato delle Organizzazioni Marchigiane (COM) operante presso la Regione; ed al Rotary Club Matteo Ricci di Macerata.
Il VISIS si è iscritto ed ha partecipato, intervenendo nella discussione, al seminario sulla responsabilità sociale d’impresa tenutosi in dicembre presso la camera di Commercio di Macerata.
Si può concludere che nella sua regione il VISIS gode già di sufficiente notorietà presso le persone fisiche e giuridiche più utili per la sua attività.
                Informazioni ai soci.
A tutti i soci sono stati trasmessi per mail i documenti fondamentali per la conoscenza dell’associazione e delle sue attività (statuto, regolamento, presentazione, verbali dei cinque Consigli Direttivi sinora tenuti, il progetto Togo), oltre all’indicazione del blog su cui possono trovare gli ultimi aggiornamenti.
Ai componenti del Consiglio Direttivo e ai soci collaboratori più interessati sono stati trasmessi alcuni documenti formativi, utili per i fini istituzionali: formulari e schemi per la redazione di progetti, piccoli manuali per il fund raising ed il people raising.
La Segreteria generale mantiene costantemente un frequente contatto epistolare e telefonico con la grande maggioranza dei soci.

RACCOLTA FONDI
Grazie all’iniziativa del vicepresidente Tozzi, una manifestazione del CRAL della azienda Colussi ha procurato un piccolo contributo al progetto Togo, ed altre donazioni potranno provenire in futuro da quella fonte. Per l’occasione, inoltre, il pittore Massimo Panfili, nostro socio, ha donato dodici dipinti a olio su tela, quotati dai 400,00 ai 1.500,00 euro, che nel tempo potranno essere ceduti a soci e sostenitori come ringraziamento per contributi corrispondenti anche ad un solo terzo del reale valore dei quadri.
In seguito alla recente morte della madre, la socia Catia Valzania ha raccolto donazioni in sua memoria e le ha destinate al progetto Togo; il Consiglio Direttivo ha quindi stabilito di intitolare alla madre il centro di formazione che sarà realizzato a Démé.


Conclusa la relazione, sommaria ma abbastanza completa, delle attività del VISIS dalla sua costituzione ufficiale del 23 settembre al primo congresso/assemblea/pranzo sociale del 30 dicembre 2010, restano ancora da dire poche ma necessarie parole su cosa è in programma per l’immediato e quali nuove attività la segreteria generale propone al consiglio direttivo ed a tutti i soci.

                Comitati.
Per quanto riguarda la struttura organizzativa, dovranno essere istituiti e rapidamente attivati i quattro comitati previsti dal Regolamento, presieduti dai soci fondatori; si tratta del Comitato per i Regolamenti, presieduto da Paolo Faberi; del Comitato Etico, presieduto da Francesco Splendiani; del Comitato Tecnico presieduto da Roberto Negri; e del Comitato per il Fund Raising, presieduto da Stelvio Tozzi. I membri dei comitati saranno scelti dai presidenti, che proporranno anche i relativi regolamenti.
                Sedi territoriali.
Il prossimo anno vedrà certamente la nascita di sedi territoriali, su base regionale, che permettano l’effettiva partecipazione dei soci alle attività nazionali del VISIS; senza questa partecipazione concreta può svilupparsi un senso di inutilità che prelude alla perdita di motivazione e quindi all’abbandono dell’associazione, Le prime sedi saranno probabilmente quelle di Umbria ed Emilia-Romagna, regioni che hanno già un certo numero di soci, mentre per le Marche c’è meno urgenza, per la presenza della sede nazionale.
                Rete di volontari.
Le attività amministrative e tecniche della segreteria, svolte a distanza con telelavoro, impegneranno un maggior numero di volontari, che quindi vanno cercati e trovati. Gli incarichi più urgenti sono quelli della diffusione di una newsletter mensile, del continuo aggiornamento del sito web, del controllo dell’uscita di bandi dei finanziatori istituzionali nazionali ed internazionali (in particolare l’Unione Europea), dello studio della pertinente nuova legislazione regionale e nazionale, e della gestione dei rapporti con le associazioni partner.
                Progettazione.
Una iniziativa particolarmente importante è quella relativa alla creazione di un pool di volontari specializzati nello scrivere progetti, con lavoro ripartito per argomenti: uno si occuperà del contesto, un altro dei beneficiari, altri ancora della metodologia, del quadro logico, del budget, e così via. Il progetto finale risulterà dal montaggio di tutte le parti a cura del capo progetto. Questa “macchina dei progetti”, una volta rodata e perfezionata, permetterà di scriverne diversi in breve tempo e con buona qualità; è una novità, tutta da verificare, ma se si dimostrasse efficace farebbe fare un enorme balzo in avanti all’associazione.
Il 2011 dovrà vedere la conclusione del progetto in Togo, ma anche la redazione completa di almeno tre progetti (karité – carni confezionate – falegnameria) ciascuno con un suo capo progetto ed una rete di partenariati. Non tutti potranno essere finanziati ed iniziati, ma potremo disporre di diverse frecce al nostro arco e almeno una si spera possa andare a centro. Dipenderà forse dalla fortuna, ma certamente anche dal capo progetto.
                Rivista.
L’obiettivo più ambizioso e difficile, ma certamente più remunerativo per quanto riguarda la credibilità, il prestigio, la rete di relazioni e di conseguenza la capacità di catturare finanziamenti e sponsorizzazioni, è rappresentato dalla pubblicazione di una rivista semestrale di cooperazione internazionale allo sviluppo. Anche se a tiratura limitata, dovrà avere una buona impaginazione, formato di prestigio, sufficiente corposità (almeno 50 pagine) e soprattutto dei redattori qualificati, noti ed introdotti in ambienti influenti. Con i nostri soci e le loro relazioni siamo già in grado di soddisfare queste condizioni e l’unico vero limite sarà posto dalla capacità di sopportare i costi di stampa.
                Corsi di formazione.
Ancora in tema di credibilità e prestigio, sarà fondamentale l’attivazione di un corso di formazione per operatori della cooperazione allo sviluppo, da tenere ad Ancona presso il Centro Servizi per il Volontariato. La materia del corso dovrà riguardare l’impresa sociale e gli strumenti per la sua realizzazione (contabilità, marketing, business plan, etc.). Come proposto al Presidente ed a me in occasione della nostra visita negli uffici regionali, il corso potrà essere finanziato pubblicamente, e le remunerazioni dei nostri docenti volontari, al netto dei costi, potranno essere trasformate in donazioni alla cassa del VISIS.


Nel concludere la mia relazione all’assemblea dei soci, mi scuso per la lunghezza dell’esposizione, purtroppo inevitabile in questa occasione.
Il VISIS sta ora ponendo i primi grossi mattoni angolari su cui nei prossimi anni sarà costruito l’intero edificio; ho creduto quindi di non dover omettere nulla di quanto possa essere utile per meglio comprendere le basi teoriche e gli sviluppi concreti della nostra impresa.

Il Segretario Generale
Francesco Splendiani









[1] Vedi relativo allegato.
[2] Giovanna De Sero, Paola Ferri, Stefano Ferri , Paola Fiamin, Giovanni Friggione, Patrizia Giampieri, Massimo Panfili, Alfonso Davide Pinelli, Marcella Sabba.


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